Quintet (1979)
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Trama |
In un futuro lontano, l'irrompere di una nuova glaciazione ha sconvolto l'intero pianeta, costringendo il genere umano a disperdersi in piccole comunità. Una sola, grande, città è sopravvissuta, ma il suo destino sembra ormai segnato. Essex (Paul Newman), un suo abitante che da molti anni si era trasferito al sud alla ricerca di cacciagione, a causa dell'estinzione delle foche è costretto a tornare indietro, accompagnato dalla sua giovane compagna Vivia (Brigitte Fossey)... |
Pro |
Prova convincente di tutti gli interpreti, pur costretti ad un ruolo sotto le righe, relegati in un'atmosfera incrostata e raggelante, davvero ben riprodotta: oltre ad un insolito Newman, colpiscono Vittorio Gassman nei panni del ridondante Saint Christopher e Fernando Rey nel ruolo del cinico Grigor. Storia dall'intreccio arcano che affascina per la sua ingegnosa originalità. Regia dallo stile severo e scarnificato, accompagnata da musiche originali evocative ed implacabili e da effetti sonori impressionanti. |
Contro |
Ritmo davvero blando e trama, almeno all'inizio, fin troppo criptica. Qualche ingenuità visiva. |
Colore |
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Giudizio Finale |
Un film scabro, dall'incedere lento, popolato da personaggi dai costumi eccentrici - uno più disumano dell'altro - che, nonostante gli evidenti difetti, cattura l'immaginazione grazie al talento visionario di Altman e alla partecipazione di attori dal carisma naturale. Il gioco del Quintet è un'invenzione narrativa apocalittica e disturbante, ma d'innegabile fascino. |
Fonti |
http://www.imdb.com/title/tt0079770/?ref_=fn_al_tt_1
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Caratteristiche Tecniche |
Supporto testato: DVD; durata 100 minuti; audio italiano/inglese Dolby Digital Mono 2.0 (di sufficiente fattura); 1.85:1 (di discreta fattura); extra inesistenti. |