I 400 colpi - Les quatre cents coups (1959)
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Trama |
Antoine Doinel (Jean-Pierre Léaud) non è un ragazzo "cattivo", ma a scuola non s'impegna e a casa non ha un buon rapporto con la madre Gilberte (Claire Maurier), che non fa altro che sgridarlo in ogni circostanza, anche quando non è colpevole di nulla. Beccato in flagrante in classe dal professore di letteratura (Guy Decomble), mentre stava passando ad un compagno un giornalino compromettente, viene punito in modo esemplare per l'ennesima volta, ma... |
Pro |
La Parigi fotografata in bianco e nero è un'ambientazione magnifica e squallida nello stesso tempo. Nonostante la giovanissima età, Léaud è già un mostro di bravura: la sua interpretazione, ricca di sfumature, sorprende ed emoziona. Molto efficaci anche la Maurier e Albert Rémy nei panni scomodi di genitori molto distratti e distanti. Le capacità di François Truffaut di rappresentare la quotidianità si esprimono visivamente sempre in modo limpido e creativo. |
Contro |
Battute finali, seppur memorabili, che sembrano un po' sbrigative. |
Colore |
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Giudizio Finale |
Al suo primo lungometraggio, Truffaut ha già raggiunto una piena ed eccelsa maturità artistica creando un linguaggio filmico innovativo ed universale che non teme il passare inesorabile del tempo: il tormentato percorso di vita di Antoine s'identifica gradualmente con il nostro, dimostrando che alcuni sentimenti e comportamenti dell'adolescenza non cambiano mai. Un film da vedere e rivedere. |
Fonti |
http://www.imdb.com/title/tt0053198/?ref_=nv_sr_1
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Caratteristiche Tecniche |
Supporto testato: DVD; durata 99 minuti; audio italiano/francese Dolby Digital 2.0 (di discreta fattura); 1.85:1 B/N (di buona fattura); extra insufficienti. |