The Dark Horse (2014)
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Trama |
Affetto da disturbo bipolare fin da piccolo, l'ex campione di scacchi "lampo" di origini maori, Genesis (Cliff Curtis), ormai ultracinquantenne, si ritrova completamente solo e senza prospettive nel reparto psichiatrico dell'ospedale cittadino. La sua unica speranza è nelle mani del fratello maggiore Ariki (Wayne Hapi), che non vede, però, da molto tempo... |
Pro |
La sofferta interpretazione di Curtis regge da sola l'intera impalcatura drammatica del film, mettendone in risalto gli aspetti più sinceri ed emotivi. Descrizione efficace e senza retorica del mondo abbrutito delle gang e dell'emarginazione giovanile delle periferie, da parte di un regista che sembra conoscere bene quelle realtà e che dimostra di saperci fare soprattutto con gli attori più giovani. |
Contro |
Non mancano momenti forzatamente melodrammatici. |
Colore |
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Giudizio Finale |
Con la complicità di un Curtis in stato di grazia, ispirandosi alla vita reale di Genesis Potini, James Napier Robertson firma una storia di redenzione che sa scuotere nel profondo. Anche gli scacchi possono avere un "cuore". |
Fonti |
http://www.imdb.com/title/tt2192016/?ref_=nm_knf_i1
https://en.wikipedia.org/wiki/Genesis_Potini |
Caratteristiche Tecniche |
Supporto testato: DVD; durata 119 minuti; audio italiano DTS 5.1 (di buona fattura) italiano/inglese Dolby Digital 5.1; 2.35:1 (di buona fattura); extra insufficienti. |