Il diritto di uccidere - In a Lonely Place (1950)
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Trama |
Tra i più ricercati sceneggiatori di Hollywood, Dixon Steele (Humphrey Bogart) è un uomo "tutto di un pezzo", i cui modi irascibili stanno mettendo seriamente a rischio l'intera carriera. L'estemporaneo appuntamento di lavoro, dato ad una guardarobiera, diventa l'inizio di un'imprevista serie di peripezie... |
Pro |
Attorniato da caratteristi del valore di Carl Benton Reid ed affiancato da un'intensa Gloria Grahame, Bogart non ha timore di mostrarsi come non aveva mai fatto prima: fragile, creativo ed esplosivo. Ambientazione suggestiva, fotografata in un sublime bianco e nero, e sceneggiatura calibratissima, soprattutto nei dialoghi, che non ha un momento di pausa, sostenuta da un montaggio ben ritmato. Finale imprevedibilmente beffardo. |
Contro |
Seppur di rilievo modesto, non mancano momenti "convenzionali", ormai un po' troppo datati. Il titolo italiano è di una stupidità disarmante. |
Colore |
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Giudizio Finale |
Un romanzo giallo di Dorothy B. Hughes diventa nelle fervide mani di Nicolas Ray ed i suoi collaboratori una vera stilettata al cuore mercantile di Hollywood, capace di donare al cinema noir uno dei suoi personaggi più potenti e controversi. |
Fonti |
http://www.imdb.com/title/tt0042593/
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Caratteristiche Tecniche |
Supporto testato: DVD; durata 90 minuti; audio italiano/inglese/francese/spagnolo Dolby Digital Mono (di discreta fattura); B/N 1.33:1 (di discreta fattura); extra buoni. |